Nei riti religiosi la scelta musicale d’accompagnamento alla Messa funebre spetta alla Chiesa e solitamente ricade su canti gregoriani, musiche classiche come l’Ave Maria di Schubert o più semplicemente sui brani religiosi tradizionali.
Ma negli ultimi decenni le cerimonie funebri laiche sono aumentate drasticamente. Durante queste cerimonie è consentita la riproduzione di brani non strettamente religiosi e la scelta del brano rappresentativo dell’evento ha acquisito sempre più valore e importanza.
I cinque brani più richiesti nella storia dei funerali

1. Angels – Robbie Williams
“I sit and wait
does an angel contemplate my fate
And do they know
the places where we go
when we’re grey and old”
[Mi siedo e aspetto
che un angelo contempli il mio destino
E so che loro sanno
dove andremo
quando saremo grigi e vecchi.]
2. Wind beneath my wings – Bette Midler
“Did you ever know that you’re my hero
and everything I would like to be?
i can fly higher than an eagle
for you are the wind beneath my wings.”
[Hai mai saputo di essere il mio eroe
e tutto ciò che avrei voluto essere?
Posso volare più in alto di un’aquila per te che sei il vento sotto le mie ali.]
3. Over the rainbow – Eva Cassidy
“And wake up where the clouds are far behind me
where troubles melt like lemon drops
away above the chimney tops
that’s where you’ll find me.”
[E mi sveglierò dove le nuvole sono ben lontane da me
dove i problemi si sciolgono come lemon drops
lontano sulla Chimney Tops
è là che mi troverai.]
4. Time to say goodbye – Andrea Bocelli & Sarah Brightman
“Con te partirò,
paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te
adesso sì li vivrò.”
5. My way – Frank Sinatra
“And now the end is here
and so I face that final curtain
my friend, I’ll make it clear
I’ll state my case, of which I’m certain.
I’ve lived a life that’s full
I traveled each and every highway
and more, much more
I did it, I did it my way.”
[E ora che la fine è qui
e affronto l’ultimo sipario
amico mio, lo dirò chiaramente
Ti dico qual è la mia situazione, di cui sono certo.
Ho vissuto una vita piena
ho viaggiato su ogni strada
e molto, molto altro
ho fatto, l’ho fatto a modo mio.]
Ma secondo la Funeral Music Chart della principale agenzia funebre inglese, la Coop Funeralcare, già nel 2019 erano numerose le richieste di canzoni pop ben distanti dal mood funerario. Ed Sheeran, Nat King Cole ma anche Westlife sono stati ampiamente richiesti durante i riti di celebrazione.
Questo perché, come racconta il direttore del servizio David Collingwood, “ogni elemento di un funerale è una decisione molto personale ed è il motivo per cui la scelta musicale ricopre un ruolo così importante e d’impatto”.
Ma dove ha origine la tradizione di suonare qualcosa durante i funerali?
Etruschi e Greci avevano sviluppato l’usanza di accompagnare le cerimonie funebri sulle note di cetre e flauti ma è solo nel ‘600 che nasce la vera e propria tradizione delle marce funebri suonate durante i cortei.
Il boom della musica d’accompagnamento ai funerali avviene però nell’800, con il Romanticismo. Requiem e marce funebri entrano non solo nella cultura generale ma si guadagnano un posto nella storia della musica. Basti pensare alla Sonata per pianoforte n.2 opus 35 di Chopin.
Dopodiché l’usanza divenne tradizione comunemente accettata, anche se esistono svariate declinazioni a seconda della parte del mondo in cui si svolge il rito funebre. Per esempio a New Orleans il funerale jazz prevede di accompagnare la salma fino al luogo dell’eterno riposo con ottoni, danze e canti. Il corteo è solitamente riservato a musicisti o personaggi che hanno ricoperto un ruolo di valore nel settore a cui possono partecipare familiari, conoscenti ma anche persone qualsiasi decise a festeggiare il defunto.
[Funeral Music Chart 2019 by Coop Funeralcare]